Genitorialità

Di cosa ci occupiamo

Diventare genitori è uno dei momenti più significativi nella vita di una persona. Ogni individuo può vivere questa esperienza in modo differente e sperimentare una profonda trasformazione del proprio modo di essere in relazione all’altro. La persona si confronta con questa tematica per tutta la vita, dalla nascita fino a quando i figli vanno via di casa. La genitorialità non corrisponde automaticamente al fatto di avere un figlio, ma è il processo attraverso cui la persona diventa consapevole di ciò che significa essere genitori e integra questo cambiamento all’interno della propria vita. L’individuo diventa genitore attraverso la costruzione di una relazione con il proprio figlio, basata sulla disposizione ad accudirlo e favorirne la maturazione fisica e psicologica. L’essere genitori non è identificabile con un ruolo precostituito ma è piuttosto una funzione che l’individuo esercita attraverso la relazione con il proprio figlio.

Il mutamento della società contemporanea ha portato ad un cambiamento radicale della struttura familiare: sono sempre più frequenti famiglie monoparentali o famiglie ricostituite, e vi è una maggiore flessibilità delle funzioni genitoriali. A volte durante questo processo il genitore può vivere i normali momenti di crisi come insuperabili, può sentirsi preoccupato e avere la sensazione di non riuscire a mobilitare le proprie risorse di fronte al cambiamento. Altre volte nella relazione con i propri figli, la persona può avere difficoltà a confrontarsi con situazioni e momenti particolari che può vivere in modo doloroso. Questi vissuti possono segnalare un malessere più profondo e una difficoltà ad elaborare tematiche relazionali specifiche. Di seguito riportiamo le situazioni più frequenti, in cui i genitori sperimentano un disagio e possono sentire il bisogno di un aiuto psicologico.

GRAVIDANZE E NASCITA DEI FIGLI

I futuri genitori attraversano durante la gravidanza e la nascita del figlio una riorganizzazione del proprio mondo interno e della propria identità in relazione all’altro. L’individuo si confronta con le proprie modalità di elaborazione del cambiamento, con i propri modelli genitoriali, con le aspettative verso il futuro bambino e con il nuovo equilibrio con il partner. Durante la gravidanza e dopo la nascita del figlio, a volte la donna può sentirsi triste, inadeguata e preoccupata e in alcuni casi questi vissuti possono configurarsi in modo costante e invalidante, come nel caso della depressione post-partum. Questa condizione sintomatica è espressione di un disagio più profondo relativo a temi relazionali e la donna può sentire il bisogno sia prima che dopo il parto, di elaborare le sue difficoltà ed attivare le proprie risorse dinanzi al cambiamento.

NASCITA DI UN BAMBINO NON SANO

L’attesa di un figlio è per il genitore un evento carico di gioia ma anche di aspettative. Questo porta spesso ad una idealizzazione del bambino atteso che a volte nella realtà, non corrisponde a come era stato pensato. La persona potrebbe in questi casi attraversare un momento di disagio nella relazione con il nuovo nato. Nella nascita di un bambino sano queste difficoltà vengono elaborate con l’accettazione e la scoperta da parte dei genitori dell’unicità del loro figlio e attraverso la relazione con lui. Nel caso di un bambino non sano l’elaborazione di questo momento spesso è più difficile. A volte il genitore può nutrire un senso di perdita, sentirsi impotente e inadeguato o attribuire la colpa ad altri o a se stesso. I genitori durante questi momenti possono sentire il bisogno di essere aiutati ad elaborare i propri vissuti.

PROBLEMI NELLA RELAZIONE CON I FIGLI

La persona durante la crescita dei propri figli può sperimentare delle difficoltà nella relazione con loro: genitori e figli si confrontano con dei continui cambiamenti che richiedono spesso un riadattamento ed una trasformazione reciproca non sempre facile. I genitori possono attraversare dei momenti di crisi quando si accorgono che il proprio figlio presenta una problematica specifica o lamenta un malessere psicologico. Il genitore in queste situazioni può sentirsi preoccupato, disorientato, inadeguato e far fatica ad attivare le proprie risorse. A volte possono esservi difficoltà di comunicazione o problematiche specifiche che sono espressione di un disagio nella relazione. Il genitore in questi casi può avvertire la necessità di elaborare le sue difficoltà e di attivare le proprie risorse di fronte alla situazione di malessere.

SEPARAZIONE O FAMIGLIE RICOSTITUITE

Nella nostra società assistiamo ad una sempre maggior frequenza di separazioni e divorzi, nonché alla costituzione di nuove famiglie dopo la separazione dal primo partner. Questo spesso non accade però in modo indolore, soprattutto nel caso in cui siano presenti dei figli. I genitori nel caso di una separazione si trovano entrambi a confrontarsi con un lavoro di lutto e di perdita, per un progetto sul quale avevano investito molto e possono avere difficoltà nel relazionarsi ai figli. Il genitore può in questi casi sentire il bisogno di elaborare il proprio disagio e di ricostruire un nuovo senso nelle proprie scelte di vita.

PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA

Molte coppie si rivolgono a centri specializzati nella Procreazione Medicalmente Assistita per realizzare il proprio progetto di diventare genitori. A volte sia nel percorso di procreazione che dopo il parto, le persone possono sperimentare un disagio nel rapportarsi al proprio ‘essere o volere essere’ genitori. In queste situazioni l’individuo può sentirsi inadeguato per non essere riuscito a procreare ‘naturalmente’, o può vivere con malessere e colpa i ripetuti tentativi non riusciti di concretizzare una gravidanza. A volte la persona può attraversare momenti di difficoltà anche dopo il parto, nel momento in cui si confronta con il bambino tanto desiderato e sentirsi inadeguato nella relazione con il figlio.

ADOZIONI

Le persone che decidono di intraprendere il percorso dell’adozione, possono confrontarsi con momenti di disagio nel relazionarsi alla propria scelta e nella successiva relazione con i figli. I futuri genitori possono sperimentare una difficoltà nell’elaborare la sofferenza per la propria infertilità, e possono sentirsi in colpa o inadeguati. Può anche accadere che la persona viva con grandi aspettative l’arrivo del bambino e abbia difficoltà poi ad instaurare una relazione con lui. Il genitore può sentirsi a disagio nel contatto con il ‘nuovo’ figlio, sperimentando un senso di estraneità e incomunicabilità. La persona inoltre non conosce il passato del proprio figlio prima dell’adozione, e può vivere questo aspetto con preoccupazione o sentirsi disorientato e inadeguato. I genitori adottivi in questi momenti possono avvertire il bisogno di essere supportati nell’elaborazione di questi vissuti e nel mobilitare le proprie risorse nei momenti di crisi.


 

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