Inception: immergersi nei sogni con un film

Inception è un film d’azione del 2010 scritto e diretto da Cristopher Nolan, che prende spunto dal mondo dei sogni. La trama si svolge dentro dei “sogni condivisi” che collegano più individui Il protagonista Cobb entra nella mente delle persone durante il sonno per estrarne segreti ed idee. Saito, un potente uomo d’affari, propone a Cobb di compiere un’ innesto (“Inception”)di un’idea al posto di un’estrazione. Un rivale in affari di Saito sta morendo, lasciando al figlio Fischer il suo impero economico; l’obiettivo sarà inserire nella mente di Fisher l’idea di smantellare l’eredità paterna. Cobb Insieme ad una squadra di collaboratori, si immerge nel subconscio di Fischer attraverso una struttura di tre livelli di “sogno dentro il sogno”, al fine di arrivare nello strato più profondo dell’inconscio, ed innestare l’idea che dovrà modificare la sua decisione sulle aziende paterne. La sceneggiatura intricata messa a punto da Nolan, evoca magistralmente nello lo spettatore l’esperienza di un’avventura dentro un sogno. Attraverso un abile utilizzo della fotografia e di alcuni di effetti speciali, il regista riesce a rappresentare luoghi onirici reali ed irreali allo stesso tempo, offrendo numerosi spunti per riflettere su alcune caratteristiche del sogno.

Freud nell’ “Interpretazione dei sogni”(1899), descrive il sogno come l’espressione dei desideri inconsci dell’individuo e definisce le caratteristiche fondamentali del funzionamento onirico: condensazione, spostamento, assenza di contraddizione e di negazione, assenza di tempo, sostituzione della realtà con quella psichica. Una prima caratteristica onirica che possiamo riscontrare in Inception è il mutamento del tempo e dello spazio. I protagonisti man mano che si immergono nei vari livelli del sogno, cambiano la loro percezione del tempo: “5 minuti nel tempo reali, sono un ora nel sogno” afferma Cobb. Nel film la parte più profonda dell’inconscio è rappresentata come “il limbo”, luogo onirico indefinito da cui i protagonisti rischiano di non svegliarsi più. Cobb e la moglie trascorreranno 50 anni nel limbo, invecchiando insieme intenti a costruire la loro città ideale, rappresentata in uno spazio infinito con palazzi tutti uguali che si perdono alla vista, attraversati dal mare. L’inconscio viene descritto quindi come un luogo misterioso, dove si possono perdere continuamente i riferimenti spazio temporali: “Volevo scendere sempre più in profondità ma non avevo capito che potevamo rimanere intrappolati nel nostro subconscio e che quando saremmo riaffiorati avremmo perso di vista la realtà”, dice Cobb.

Altre caratteristiche oniriche ben rappresentate da Nolan, sono i meccanismi dello spostamento e della condensazione. Come nei sogni, anche nel film le paure e i sentimenti del sognatore vengono spostate su altre persone, che rappresentano delle “proiezioni” del soggetto. I protagonisti si trovano spesso a lottare contro questi personaggi, che sono armati e minacciosi al fine di proteggere il subconscio del sognatore dalle intrusioni altrui. La moglie di Cobb morta suicida costituisce una proiezione che anziché svolgere una funzione di difesa, simbolizza una minaccia per il protagonista. Angosciato dal senso di colpa per averla fatta impazzire, Cobb continua a proiettare la sua immagine nei sogni, poiché non riesce a rielaborarne il ricordo e lasciarla andare . Anche l’immagine dei figli piccoli di Cobb che improvvisamente si trova di fronte, rappresenta una proiezione delle sue paure. L’immagine condensa la paura del protagonista di non poter tornare nuovamente da loro, non riuscendo a superare il senso di colpa per la morte della moglie. Nei sogni infatti, gli elementi della scena sono solo apparentemente reali, mentre rappresentano attraverso delle metafore la nostra realtà psichica.

La trasformazione e simbolizzazione onirica trova un altro esempio nella raffigurazione dei segreti dei protagonisti, che custoditi in casseforti e porte blindate, evocano la profondità degli aspetti più intimi della persona. Numerosi altri momenti del film rivelano curiosità e suggestioni sul modo di funzionare dei nostri sogni. Immergendosi nella trama avvincente di Inception, ci si può calare nel mondo immaginario del sogno dove il linguaggio dell’assurdo e dell’infinito, esprime i desideri e le paure inconsce del soggetto.

Dott.ssa Angela de Figueiredo

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