La gravidanza è un periodo significativo nella vita di una donna, durante il quale avvengono sostanziali cambiamenti e una riorganizzazione del proprio mondo interno. Quando si scopre di aspettare un bambino vi è un primo momento di incredulità, di gioia e di preoccupazione; si intuisce che la vita cambierà profondamente e che vi è una nuova strada sconosciuta da percorrere. Per la donna il cambiamento viene vissuto anche attraverso il corpo: il periodo della gestazione è infatti caratterizzato da diverse tappe fisiologiche a cui corrispondono altrettanti cambiamenti a livello emotivo profondo.
All’inizio della gravidanza la donna si confronta con un senso di irrealtà, si domanda se veramente c’è una vita nel suo corpo, sperimenta vissuti di meraviglia e di stupore ma anche di preoccupazione per l’incognita di qualcosa che non vede. Nel primo trimestre di gravidanza il corpo non subisce trasformazioni evidenti, ci vuole un po’ di tempo per rendersi conto di ciò che sta accadendo e possono esserci manifestazioni fisiche fastidiose come la nausea e la stanchezza. In questa fase sembra che la donna si confronti con l’idea di fare spazio ad un altro dentro di sé e il corpo sembra rappresentare questo adattamento alla nuova relazione che si sta creando.
Nel secondo trimestre iniziano ad essere evidenti i cambiamenti corporei e si inizia a sentire il bambino che sta crescendo dentro di sé anche attraverso i primi movimenti percepiti. Si comincia a sperimentare un vero contatto con il bambino e ad immaginarlo, anche grazie alle ecografie. In questo periodo la donna spesso sperimenta un maggior senso di benessere e vi è un ripiegamento su di sé e sulla relazione futura e immaginata che si avrà col bambino, in uno stato di fusionalità e pienezza. Quando si è in coppia, anche l’uomo attraversa questo periodo vivendo e condividendo le sue sensazioni ed aspettativeinsieme a quelle della futura mamma.In questa fase infatti inizia un vero e proprio lavoro di riorganizzazione interna, durante il quale prendersi cura di un altro attiva nei futuri genitori fantasie ed aspettative sul nascituro, su come sarà, sul suo carattere, il suo aspetto e le sue attitudini. Ci si confronta con la realtà del bambino tanto atteso e con i cambiamenti che avverranno alla fine del terzo trimestre dopo il parto. In questo periodo emergono maggiormente possibili preoccupazioni relative al bambino e al futuro: sarà un bambino sano? Saremo dei bravi genitori? Come cambierà la vita dopo il parto?
Tutto questo processo che si articola nei nove mesi di gravidanza implica una rielaborazione del proprio mondo interno, che continuerà anche dopo la nascita e che avrà una rilevanza centrale nella relazione col bambino. I futuri genitori si trovano a livello profondo ad elaborare la propria storia personale e familiare. La relazione con i propri genitori costituisceun modello di riferimento con cui ci si confronta e a cui si attinge per arrivare a creare un proprio modo di essere madre e padre. Questo processo è complesso ed implica modificazioni importanti della propria vita accompagnate spesso da vissuti contrastanti. L’esperienza della gravidanza è connotata infatti da sentimenti e aspettative diversi, a volte positivi come gioia e meraviglia, ma a volte negativi come paure, ansie e fatica. E’ presente dunque una certa normale ambivalenza, a cui è importante lasciare spazio per poter attraversare ed elaborare l’esperienza trasformativa della gravidanza.
Dott.ssa Anna Consuelo Cerichelli