Le libere associazioni sono come dei sentieri che conducono attraverso un filo nascosto a scenari inaspettati della propria mente. Seguendo un percorso misterioso si possono cogliere aspetti di se stessi, che sono celati nella trama dei pensieri e dei discorsi. A volte nel fluire libero delle idee, durante una conversazione o mentre si svolge un’attività, possono emergere improvvisamente fantasie, pensieri, emozioni, ricordi che sembrano privi di senso e scollegati da ciò che sta accadendo in quel momento ma che in realtà dicono molto della persona. Le libere associazioni furono scoperte da S. Freud e utilizzate come metodo terapeutico nella psicoanalisi. Egli intuì che era più facile accedere all’inconscio invitando il paziente a comunicare liberamente tutto ciò che affiora alla sua mente, anche quando viene percepito come insignificante, assurdo o imbarazzante.
Queste associazioni si osservano anche nella vita comune, al di fuori della psicoterapia. A tutti può succedere di avere all’improvviso sensazioni, idee e comportamenti che sfuggono al controllo cosciente e a cui non sappiamo apparentemente dare un senso, ma sono rivelatori di aspetti profondi di sé. L’inconscio infatti funziona con una logica diversa rispetto al pensiero consapevole e in questo senso le associazioni libere possono sembrare assurde e casuali ma in realtà seguono dei nessi, dei collegamenti significativi. Possiamo immaginarle come delle note di una melodia inascoltata ancora da scoprire, o come degli indizi da seguire per arrivare a decifrare un messaggio.
Le associazioni libere costituiscono un tracciato dove idee e sensazioni si addensano intorno ad un tema più nascosto ma centrale, relativo a questioni personali e relazionali che l’individuo non riesce a cogliere immediatamente o verso le quali nutre una certa ambivalenza. Ad esempio una persona mentre sta cucinando pensa improvvisamente ad una collega di lavoro, poi ha l’immagine di un parco e infine un ricordo della gita in montagna fatta la settimana prima. Questi elementi apparentemente scollegati, possono esprimere il dilemma tra la dedizione agli impegni familiari e lavorativi ed il desiderio di fuga e di libertà. O ad esempio mentre una persona parla di una relazione a cui tiene molto e afferma di avere un rapporto assolutamente armonioso, affiorano alla sua mente le immagini di un incidente avuto anni prima o ha una sensazione di tristezza improvvisa.
Ciò potrebbe indicare una difficoltà a riconoscere nella relazione oltre gli aspetti positivi anche quelli che evocano delle frustrazioni e sentimenti negativi. Le libere associazioni suggeriscono che in quello che pensiamo e sentiamo ci sono anche elementi che potremmo non essere pronti a cogliere perché riguardano una questione difficile da elaborare o perché rimandano ad un’idea di noi stessi discordante da quella che vorremmo avere. Possiamo pensare quindi alle libere associazioni come canale di accesso ad aspetti personali contraddittori, come una sorta di filo nascosto per cogliere sfumature inesplorate di se stessi. Le libere associazioni si dispiegano nello spazio e nel tempo come note musicali e rendono ascoltabile il proprio mondo interno rappresentato dall’inconscio. Attraverso queste corde misteriose vengono espressi continuamente dei messaggi che costituiscono dei segnali preziosi per conoscersi e cogliere se stessi.
Dott.ssa Anna Consuelo Cerichelli