Nella comunicazione pubblicitaria si allude spesso al sesso ed è facile imbattersi in immagini seducenti che fanno riferimento più o meno esplicitamente ad un immaginario erotico. I messaggi evocano fantasie in cui il sesso sembra immediato e spontaneo, ma si sa nella realtà le cose non sempre sono come le si immagina. La sessualità infatti è un universo complesso, nel quale spesso ci si coinvolge sentimentalmente ed emergono aspetti personali intimi e profondi. Il desiderio nasce infatti non solo su un piano fisico ma anche da un interesse per l’altro che si nutre di aspettative, emozioni e suggestioni reciproche. Il corpo diventa veicolo del piacere attraverso il contatto e ci si trova a confrontarsi con le dimensioni dell’intimità, del pudore, ma anche della trasgressione e della libertà. Non sempre però tutto fila liscio come si vorrebbe. A volte ci si può trovare a sperimentare delle difficoltà rispetto alla sessualità, che rendono complicato vivere questa esperienza.
Tra le problematiche che si riscontrano più frequentemente, ritroviamo l’impotenza e l’eiaculazione precoce per l’uomo e il vaginismo e l’anorgasmia per le donne. Chi soffre di queste problematiche spesso sperimenta la difficoltà a lasciarsi andare ad un rapporto completo. Nell‘impotenza per esempio l ‘uomo non riesce a mantenere un’erezione sufficiente durante il rapporto sessuale pur sentendone il desiderio, vivendo una sensazione di frustrazione. Questa difficoltà potrebbe essere espressione di un timore del giudizio da parte del partner, che viene vissuto come troppo esigente, sentendo di doverne esaudire le aspettative. L’impotenza può essere quindi considerata come un sintomo che esprime un conflitto tra un desiderio di vicinanza e una resistenza di fondo per il timore di essere invaso o valutato negativamente dall’altro. Il vaginismo invece riguarda la sfera femminile e consiste in un irrigidimento involontario dei muscoli della vagina durante il rapporto che rende difficile la penetrazione. Questa problematica sembra rimandare ad un conflitto tra il desiderio di aprirsi e lasciarsi andare al partner e la paura di perdere la propria individualità. In questo senso attraverso la chiusura, ci si difende da emozioni che potrebbero risultare destabilizzanti e si ripristina un senso di sicurezza.
Nelle problematiche sessuali, sembra quindi esserci il timore che abbandonarsi al piacere durante il rapporto corrisponda a qualcosa di pericoloso. Questo perché le difficoltà che possono insorgere in relazione alla sessualità sono espressione di conflitti rispetto all’intimità e ai propri confini, che possono essere vissuti inconsciamente come troppo rigidi o troppo permeabili. E’ come se essere intimi significasse arrivare a smarrire la propria personalità quasi annullandosi e ritrovandosi in balìa dell’altro. La possibilità di entrare in un contatto profondo può anche attivare la fantasia di rimanere incastrati in un legame da cui sembra difficile potersi svincolare. E’ come se l’esporsi alla propria vulnerabilità trovandosi in una vicinanza profonda con l’altro, corrispondesse al timore di inglobarlo o esserne inglobato. Ecco che allora attraverso il sintomo inconsapevolmente ci si chiude al contatto, come per ritrovare una propria stabilità. Diversamente il rapporto con il desiderio può risultare meno conflittuale, quando si sente di poter mantenere la propria individualità e di poter sperimentare una complementarietà con l’altro. Se l’intimità rappresenta uno spazio che contempla la reciproca indipendenza, forse ci si può lasciare andare più facilmente alla sessualità, come scoperta di sé e dell’altro.
Dott.ssa anna Consuelo Cerichelli