L’alimentazione costituisce uno dei mattoni fondamentali per la vita, un aspetto imprescindibile per la crescita e la sopravvivenza stessa. Eppure non sempre il rapporto che si instaura con il cibo è facile e a volte diventa il teatro privilegiato per la rappresentazione di conflitti interni. Per poter comprendere meglio cosa accade quando si sviluppa una problematica alimentare, va ricordato che la nutrizione assume un posto centrale nell’equilibrio psicofisico, poichè attraverso la fame e la sazietà ci ricorda ogni volta che abbiamo dei bisogni primari vitali per il corpo, oltre che per la mente. Il cibo offre un senso di benessere che sperimentiamo a diversi livelli, poiché ha effetti sulla salute fisica, sul sistema nervoso centrale e sulla regolazione emotiva.
L’alimentazione è inoltre correlata alla relazione con gli altri, soprattutto da bambini quando si è più dipendenti dai genitori per soddisfare il bisogno di nutrizione. Attraverso di essa durante l’infanzia viene regolata la relazione con i caregiver , espressi bisogni di accudimento e sancito il legame di attaccamento. L’alimentazione si connota quindi da subito e lungo tutta la vita, come un’esperienza affettiva e relazionale, con una forte valenza comunicativa e sociale. Il momento dei pasti infatti si caratterizza spesso come un’ occasione in cui le persone si riuniscono insieme, condividendo gusti, rituali, regole. Inoltre ognuno costruisce c un rapporto molto personale e significativo con il cibo, che è espressione di un insieme di pensieri e sentimenti che ruotano intorno a questa esperienza.
Non sempre però le persone riescono a mantenere un relazione equilibrata con l’alimentazione, che a volte diventa un mezzo per regolare conflitti interni . Nelle problematiche alimentari questa diventa un aspetto che condiziona fortemente la vita della persona in diversi contesti ed intorno ad cui si concentrano pensieri, comportamenti, sensazioni. Il questi casi il cibo viene utilizzato in modo disfunzionale e diventa come una sorta di soluzione inconsapevole, per fare fronte ad altri disagi più profondi che è difficile affrontare diversamente. Con il termine problematiche alimentari intendiamo disagi che variano lungo un continuum, da forme più lievi e transitorie fino ai veri e propri Disturbi Alimentari (DCA)
Alcune di queste problematiche si caratterizzano per una restrizione eccessiva di cibo, un’attenzione costante al controllo del peso, un regime alimentare rigido o un uso eccessivo di diete. Tali comportamenti spesso rappresentano la necessità di gestire i conflitti interni annullando i propri bisogni; come se la privazione di cibo offrisse una sensazione di potere nel controllare le sensazioni correlate alla fame e alla sazietà e con esse tutta l’esperienza affettiva e relazionale legata ad esso. Spesso inoltre si cerca di aderire ad una immagine fisica ideale per regolare la propria autostima e sentirsi accettati dagli altri. Il non avere bisogno di cibo, è come se offrisse un’ illusoria sensazione di autonomia che sembra difficile sperimentare invece insieme all’altro, spesso vissuto come invadente o controllante.
Nelle problematiche che si caratterizzano invece per una assunzione eccessiva di cibo, con abbuffate o un bisogno costante di nutrirsi, mangiare diventa come una sorta di droga che può offrire un piacere costante per lenire sentimenti di vuoto e vissuti dolorosi. L’abbandono al cibo spesso esprime la difficoltà a confrontarsi con la dimensione della dipendenza che viene vissuta in maniera conflittuale e sperimentata indirettamente attraverso l’ alimentazione. La difficoltà a regolare la fame e l’aumento di peso si accompagna inoltre ad un senso di vergogna ed inadeguatezza, come se il bisogno di attaccamento diventasse insaziabile e per questo inaccettabile.
In tutte queste situazioni, la persona si rivolge al cibo con l’illusione più o meno conscia, che possa essere di aiuto nel regolare la propria immagine ideale, la propria autostima, il modo di viversi le difficoltà e le relazioni. Spesso invece la soluzione diventa un problema che non si riesce a gestire e che minaccia il proprio senso di benessere. Per superare la problematica alimentare, diventa allora fondamentale poter mettere a fuoco i conflitti personali e relazionali che si celano dietro al rapporto con il cibo, per tornare a sperimentare l’alimentazione come un aspetto funzionale per la propria vita.
Dott.ssa Angela de Figueiredo